Il caffè è una delle bevande più apprezzate e consumate al mondo, con diverse proprietà benefiche ormai accertate. Il caffè è infatti un ottimo antiossidante, aiuta a bruciare i grassi ed è in grado di migliorare la memoria e le capacità cognitive.
In questo articolo vedremo qualche utile consiglio per rendere il caffè ancora più sano e salutare, senza ovviamente dimenticare l’importanza del gusto.
Niente caffeina dopo le ore 14:00
Il caffè contiene la caffeina, uno stimolante che dona energia ed aiuta a rimanere svegli quando si è stanchi. Proprio per questo, bere caffè in certi orari può rappresentare un’interferenza con il sonno, con pessimi effetti per la salute. Generalmente, il consiglio è di evitare l’assunzione di caffè a partire dalle ore 14:00, ricordando che non tutte le persone sono uguali e c’è chi ha una resistenza maggiore agli effetti della caffeina, riuscendo a dormire bene anche dopo aver bevuto un caffè di sera.
Evitare troppo zucchero
Sebbene il caffè sia un alimento sano, può essere facilmente trasformato in qualcosa di poco salutare. Uno dei modi migliori per farlo è riempirlo eccessivamente di zucchero, che nelle abitudini alimentari moderne rappresenta uno degli ingredienti peggiori (e tra i più diffusi). Lo zucchero, per l’elevata quantità di fruttosio, si lega a diverse gravi patologie, quali il diabete e l’obesità. In alternativa, è possibile utilizzare dolcificanti naturali come la stevia o il miele.
Scegliere una marca di qualità
La qualità del caffè può variare a seconda della qualità dei chicchi e del metodo di coltivazione e lavorazione. Infatti, spesso i chicchi vengono trattati con pesticidi e prodotti chimici, che possono essere nocivi per la salute. Per questo, è importante scegliere un marchio di qualità o biologico.
Non esagerare con il caffè
Se un’assunzione moderata e regolare di caffè può apportare benefici alla salute, un consumo eccessivo può scaturire effetti contrari. La caffeina, se assunta in dosi eccessive, può scatenare alcuni effetti collaterali, e per questo non bisognerebbe mai superare le 6/5 tazzine al giorno.
Aggiungere cannella o cacao
Per rendere il caffè più sano, ed anche più buono, è possibile aggiungere un po’ di cannella o del cacao. La cannella è una spezia gustosa, ricca di proprietà benefiche (può abbassare la glicemia ed il colesterolo) che si abbina perfettamente al caffè. Il cacao è ricco di antiossidanti ed è una valida alternativa allo zucchero, per dare un tocco in più al proprio caffè.
Il caffè in capsula è una realtà ormai consolidata ed ampiamente diffusa, in grado di attrarre un pubblico sempre maggiore, sia per quanto riguarda le capsule originali che quelle compatibili.
In questo articolo verranno prese in esame le caratteristiche principali del caffè in capsula, con tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Gusto e praticità
Attraverso l’impiego di questa tipologia di caffè è possibile rivivere l’esperienza del bar, con un prodotto buono e ricercato, senza dover perdere tempo in lunghe preparazioni e minuziose pulizie: sarà sufficiente aprire il vano per la capsula ed inserirla, richiudere e spingere un pulsante che darà vita all’erogazione del caffè. Le capsule verranno poi raccolte nell’incavo dedicato, che potrà essere facilmente svuotato quando sarà pieno. Consumare un caffè in capsula si traduce in un’esperienza pratica, rapida e che non sporca (la polvere di caffè sparsa ovunque, dopo aver preparato la moka, diventerà un lontano ricordo.)
Un vasto assortimento
L’ampia diffusione ha reso familiari le capsule di caffè, che si presentano nel tipico contenitore rigido (fatto di alluminio o plastica), con colori differenti a seconda della varietà. E proprio la possibilità di scegliere tra diverse varianti rappresenta uno dei punti di forza delle capsule. Sono presenti sul mercato tantissime miscele che provengono da paesi di tutto il mondo, ed i gusti proposti dalle case produttrici vivono un’espansione costante, per soddisfare il maggior numero di clienti possibile. Per accontentare ogni palato, è possibile selezionare espressi forti, morbidi, decaffeinati ed aromatizzati (con gusti che comprendono: caramello, cacao, vaniglia, cannella, nocciola, irish cream, ginseng, zenzero ed altri ancora)
Alta qualità
Il caffè in capsula è di ottima qualità, e la fragranza dell’aroma è garantita dal metodo di incapsulamento, che permette una perfetta conservazione di tutte le peculiarità del caffè. Una volta erogato, non sarà difficile notare quanto l’aroma, il profumo ed il sapore siano in linea con l’idea di un ipotetico caffè perfetto. Una volta provato il caffè in capsula, sarà difficile tornare indietro, perché l’esperienza sarà di altissimo livello.
Rispetto dell’ambiente
Il caffè in capsula è ecologico: per sua naturale conformazione, si presenta come monodose, evitando in questo modo sprechi d’acqua e di polvere di caffè. Il consumo di caffè in capsula è immediato (e questo va a vantaggio del gusto), evita la presenza dei fondi di caffè e strizza l’occhio all’ambiente. Esistono infatti da parecchi anni capsule ecologiche, che non inquinano e che possono essere gettate nel sacco dell’umido.
Il caffè in capsula ed in cialda negli ultimi anni è diventato sempre più popolare. Cialde e capsule racchiudono una certa quantità di caffè in un unico involucro, che verrà inserito nella macchina per il caffè e quindi preparato.
Entrambe le soluzioni garantiscono semplicità e facilità d’utilizzo, visto che renderanno la preparazione del caffè più veloce e limiteranno parecchio le operazioni di pulizia. I benefici appena osservati hanno incontrato il favore dei consumatori, rendendo l’utilizzo di capsule e cialde particolarmente apprezzato.
In questo articolo vedremo le differenze principali tra capsule e cialde, che troppo spesso vengono confuse e sovrapposte.
Differenze tra cialde e capsule
La prima differenza riguarda il materiale dell’involucro contenete il caffè: le capsule sono in plastica, alluminio o materiale riciclabile, mentre le cialde sono realizzate utilizzando carta o cellulosa.
La seconda differenza, anch’essa piuttosto semplice da riconoscere a prima vista, riguarda consistenza e forma: le capsule sono rigide, con forma vagamente cilindrica, mentre le cialde, essendo di carta, sono più morbide e presentano una forma piatta.
Abbiamo appena visto le differenze più lampanti, utili a distinguere una cialda da una capsula semplicemente osservandole. Esistono poi caratteristiche proprie dell’una e dell’altra, che riguardano aspetti “invisibili”, che prenderemo in esame tra poco.
Innanzitutto, entrambe contengono diverse miscele di caffè, che subisce i processi di torrefazione e macinatura, per poi essere appunto miscelato e destinato alla capsula ed alla cialda. La differenza risiede nella diversa grammatura delle suddette miscele: le cialde racchiudono tra i 7 ed i 7,5 grammi di caffè, mentre le capsule tra i 5 ed i 6 grammi.
Un’ulteriore differenza riguarda la metodologia di riciclo: le capsule in plastica o alluminio non sono riciclabili, mentre le cialde sono riciclabili al 100%.
Per chiudere questa piccola guida, il prezzo: le cialde sono leggermente più economiche delle capsule, in termini di pochi centesimi. Ricordiamo inoltre che sia capsule che cialde compatibili costano meno delle originali.
Per aver garantita una buona qualità del caffè, non bisognerà limitarsi soltanto all’acquisto di determinate marche e selezioni di miscele, ma sarà necessario anche preoccuparsi della conservazione del caffè acquistato, che sia in grani, in polvere oppure in capsule/cialde. Una buona conservazione del caffè è fondamentale per mantenerne inalterati sia l’aroma che il gusto.
In questo articolo vedremo come conservare al meglio il caffè, osservando diverse opzioni legate alla tipologia di caffè con cui si avrà a che fare.
Conservazione del caffè macinato
Forse la tipologia più diffusa, viene venduta in confezioni rigide, sottovuoto, create appositamente per mantenere inalterate le caratteristiche del caffè.
Difatti, i nemici più temibili in grado di alterare la qualità del caffè sono rappresentati da aria, luce, umidità e calore.
Una volta aperto, il caffè macinato dovrebbe esser conservato in un contenitore adatto, ed in questo senso sarebbe meglio evitare il vetro o materiali trasparenti (per evitare l’esposizione alla luce), assicurandosi che il contenitore sia a chiusura ermetica, per proteggere il caffè dal contatto con l’aria. L’opzione consigliata riguarda l’impiego di barattoli in latta, che rispondono perfettamente ai criteri osservati in precedenza.
Per quanto riguarda invece l’ambiente in cui conservare il caffè macinato, evitare frigorifero e freezer: si tratta infatti di luoghi inadatti, nonostante si creda spesso il contrario, che potrebbero alterare la qualità del caffè per il freddo eccessivo e l’umidità. L’ambiente dovrà essere fresco ed asciutto, con una temperatura compresa tra i 15 ed i 20 gradi: la credenza della cucina è il luogo più idoneo, a patto che rispetti le caratteristiche appena evidenziate.
Conservazione del caffè in grani
Il caffè in grani assicura una grande qualità, visto che la macinatura verrà effettuata nel momento dell’utilizzo.
I criteri di conservazione sono simili a quelli del caffè macinato: barattolo in latta, con chiusura ermetica, che possa proteggere il caffè da luce ed aria, ed ambiente fresco ed asciutto, lontano da calore ed umidità.
Conservazione del caffè in capsule o cialde
In questo caso non bisognerà preoccuparsi, perché il caffè in cialde o capsule non necessita di particolari accorgimenti: si conserva da solo.
Entrambe sono soluzioni monodose, che offrono un prodotto sigillato ed al riparo da luce ed aria, in grado di mantenere inalterate le proprietà organolettiche del caffè. Basterà tenere cialde e capsule al riparo da umidità e fonti di calore, e si avrà sempre a disposizione un caffè rapido e gustoso.
Non possiamo fare a meno di un buon caffè al mattino, vero? Indubbiamente, e lo confermano i dati, secondo uno studio condotto su Statista.com il caffè è la bevanda più consumata al mondo, con Paesi Bassi, Svezia e Norvegia risultati come i paesi che consumano più caffè, con una media di 7,5 chili pro capite all'anno.
L'arrivo delle capsule di caffè però ne ha modificato il consumo, generando posizioni favorevoli e contrarie, dovute principalmente ai materiali con cui sono fabbricate. Più capsule di caffè vengono consumate, più rifiuti vengono generati. Quindi, sapere come vengono riciclate è particolarmente importante per la salute del nostro pianeta.
Da sottolineare anche che alcune aziende produttrici di caffè organizzano anche la raccolta delle capsule usate presso i loro punti vendita, una iniziativa circolare sicuramente impegnativa, ma molto lodevole!
Dove si buttano le capsule e le cialde del caffè
Dove si buttano le capsule e le cialde del caffè? Questa è una delle domande più frequenti quando si parla di raccolta differenziata. Per ottenere una risposta attendibile e affidabile, è importante sapere di che materiali sono costituite
Le capsule compostabili
Le capsule compostabili possiamo riciclarle e dunque vanno conferite nel secchio dell’umido/organico
Le capsule tradizionali in plastica
Le capsule tradizionali di plastica vanno svuotate dal residuo di caffè (da buttare nell’umido) e possono essere gettate nella plastica
Le capsule in alluminio
L’alluminio è un materiale riciclabile al 100%, pertanto le capsule in alluminio devono essere svuotate dal residuo di caffè e conferite nella raccolta dei metalli/alluminio.
Le cialde
Le cialde possono essere gettate nell’umido
Come riutilizzare le capsule del caffè
La pioggia di critiche che le capsule di caffè hanno ricevuto ha costretto le aziende produttrici a pensare a tecniche non solo di riciclo ma anche di riutilizzo.
Possiamo riutilizzarle quindi in molteplici modi: dalla produzione del compost alla realizzazione di piccoli oggetti di bigiotteria, vediamo come.
Compost dalle capsule di caffè
All'interno delle capsule rimane la polvere del caffè, questi pochi grammi, moltiplicati per tutti coloro che utilizzano le capsule, si trasformano in tonnellate, quando vengono miscelati industrialmente per fare il compost. Questa forma di riutilizzo delle capsule è altamente utile per l'ambiente e, inoltre, offre vantaggi per il settore agricolo.
Mobili dalle capsule di caffè
Con le capsule di caffè riciclate si possono realizzare sedie, panche e accessori, tutto grazie al processo di frantumazione a cui sono sottoposte le capsule usate. In questo processo, le capsule vengono trasformate in piccoli pezzi di plastica o alluminio (a seconda del materiale con cui sono state inizialmente fabbricate) e, quindi, con questi possono essere realizzati nuovi mobili.
Gioielli dalle capsule di caffè
Orecchini, collane, ciondoli, la lista di oggetti di bigiotteria che si possono realizzare con le capsule del caffè di alluminio è infinita, basterà solo un po’ di pazienza e molta molta creatività.
Siete dei veri amanti del caffè in capsule Nespresso, ma al tempo stesso siete vittime del pregiudizio che il costo del prodotto sia troppo elevato?
In questo articolo evidenzieremo le tre convinzioni più comuni legate al caffè in capsule Nespresso, in modo che possiate gustare il vostro espresso in pace, senza sensi di colpa e anche risparmiando.
Convinzione errata n.1
La maggior parte dei proprietari di macchine Nespresso crede ancora che per le proprie macchine del caffè si possano utilizzare solo capsule a marchio Nespresso originali, e che l'utilizzo di capsule compatibili possa annullare la garanzia.
Le motivazioni legate a questa convinzione sono comprensibili, la Nestlè ha infatti etichettato le proprie macchine per l’uso solo di capsule originali, e ha sospeso le garanzie ai clienti che hanno utilizzato capsule compatibili. Ma il monopolio è finito nel 2014, quando l’Antitrust francese ha obbligato Nespresso ad estendere la garanzia sulle sue macchine da caffè ai clienti che utilizzano capsule diverse da quelle di marca.
Nespresso ha messo quindi in atto pratiche escludenti asseritamente nei confronti dei concorrenti produttori di capsule compatibili con le sue macchine per il caffè, e ha quindi dovuto rimuovere l'avviso di utilizzo unicamente di capsule originali dai suoi prodotti.
Il provvedimento inoltre dal 2014 prevede che Nespresso debba comunicare ai concorrenti, con quattro mesi di anticipo rispetto al lancio sul mercato, i dettagli delle future innovazioni tecniche sui propri prodotti, in modo che i concorrenti abbiano il tempo di adeguare le loro capsule
Quindi ora sapete con certezza che potete effettivamente utilizzare capsule della concorrenza sulla vostra macchina Nespresso, senza invalidare la garanzia. Potrete così provare la miriade di capsule compatibili che vi consentiranno di provare le miscele più deliziose, a prezzi ovviamente più competitivi.
Convinzione errata n.2
Alcuni proprietari di macchine Nespresso, che hanno provato capsule compatibili, hanno lamentato il basso standard in confronto a quelle originali.
Sono state quindi riportate recensioni negative, in cui veniva citato un cattivo flusso del caffè, cialde che rimanevano bloccate nella macchinetta; questo ha ulteriormente scoraggiato gli utenti dal provare marchi concorrenti e ha contribuito ad alimentare il dominio di Nespresso.
Ma ancora una volta sono intervenute le autorità francesi.
L'Antitrust ha avviato un'indagine e ha riscontrato comportamenti problematici. Dal 2009, Nespresso infatti ha modificato il design delle sue macchine del caffè o delle sue capsule circa quattro volte poco prima o subito dopo l'ingresso sul mercato di un nuovo concorrente.
Alla fine dell’indagine è stato raggiunto l’accordo di cui sopra, Nespresso deve ora informare i produttori di capsule concorrenti delle imminenti modifiche al design e porre fine alla pratica di annullare le garanzie delle macchine utilizzate con le capsule compatibili.
Convinzione errata n.3
La convinzione errata, che molti consumatori di capsule Nespresso hanno, è che la qualità dei caffè concorrenti sia peggiore.
La verità è che molti produttori di capsule compatibili Nespresso sono piccoli produttori di caffè indipendenti che producono i chicchi migliori e li tostano con metodi tradizionali, utilizzando metodi di alta qualità e con una precisa attenzione ai dettagli, e i risultati sono miscele uniche e deliziose, dagli aromi inconfondibili.
Per gli amanti del buon caffè è impossibile non considerare l’acquisto di una macchina in capsule, che saprà offrire un’esperienza di alto livello gustativo.
Negli ultimi anni, la fama di questi apparecchi è in continua crescita, così come la loro diffusione: sempre più persone decidono di avvalersi dei servigi delle caffettiere in capsule.
In questo articolo vedremo 5 motivi per scegliere una macchina per il caffè in capsule, illustrando alcune interessanti caratteristiche.
Praticità d’uso
Le caffettiere in capsule sono semplici da usare, intuitive e di facile accesso per chiunque. In poche mosse, si potrà preparare un ottimo caffè: si apre il vano capsula dove inserire la stessa, si richiude e tramite la pressione di un pulsante, il caffè sarà pronto in pochi secondi.
Le capsule vengono raccolte nel vano a loro dedicato, che verrà svuotato quando giunto alla capienza massima.
Le operazioni di pulizia non richiedono grosso impegno, e le componenti smontabili della macchina da caffè faciliteranno il compito.
Stile
Molte macchine del caffè in capsule hanno un design moderno, di gran qualità, che può adattarsi benissimo a qualsiasi angolo della casa: oltre alla cucina, molte persone collocano la caffettiera in soggiorno, o addirittura in ufficio.
Inoltre, diversi accessori come i porta-capsule possono entrare a far parte dell’arredamento domestico, rendendo la casa più elegante ed originale.
Meno sprechi, più ordine
Il caffè in capsule è disponibile in monodose, a differenza di quello in polvere o in grani, e per questo si eviterà qualsiasi spreco riguardante acqua e caffè. La monodose è pensata per il consumo immediato, garantendo un caffè sempre fresco e gustoso.
Con le caffettiere in capsule sarà possibile dire addio ai fondi di caffè rovesciati sul pavimento, non ci saranno più residui di polvere e fare il caffè sarà un operazione decisamente meno invasiva.
Ampia scelta
Il caffè in capsule offre una grande varietà sul mercato, in grado di poter soddisfare i gusti e le esigenze più disparate.
Esistono miscele provenienti da paesi diversi, per un tocco esotico ed esclusivo, e vengono proposti continuamente nuovi gusti: è quindi possibile trovare espressi forti o morbidi, decaffeinati o aromatizzati al caramello, al cioccolato ed alla vaniglia, solo per fare qualche esempio.
Qualità del caffè
L’ultimo punto di questo articolo è rivolto alla qualità del caffè in capsule: la conservazione di tutte le proprietà del caffè è garantita dal metodo di incapsulamento ermetico, che manterrà inalterato sapore ed aroma.
In questo modo, il caffè in capsule consentirà sempre un’esperienza gastronomica intensa, ricca ed appagante, con una maggiore fedeltà al vero gusto del caffè.
Le macchine del caffè in capsule necessitano di attenzioni e pulizia continue, sia per preservare la macchina stessa mantenendone l’efficienza nel tempo, e sia per ottenere un caffè sempre buono e delizioso.
La pulizia dei componenti da sola non basta per garantire longevità e funzionalità alla macchina: andrà infatti integrata attraverso la cosiddetta decalcificazione, oggetto di questo articolo.
Questa procedura preserverà la macchinetta da problemi di malfunzionamento ed intasamenti.
Cos’è la decalcificazione
Come detto, tra le varie precauzioni da osservare in presenza di una macchina per il caffè in capsule rientra il processo di decalcificazione, che consiste nel disincrostare l’interno della macchina da residui di calcio.
Il calcare è il primo nemico della caffettiera in capsule: l’acqua che viene inserita nel serbatoio contiene alti livelli di sali di calcio e magnesio, che si frantumano formando lo strato di calcare quando l’acqua viene riscaldata.
Lo strato formatosi, nel tempo, diventa sempre più solido e spesso, andando a costituire un pericoloso problema per la caffettiera.
Le parti interne a contatto con l’acqua solo quelle più colpite, e nel corso del tempo tenderanno ad usurarsi.
Diversi apparecchi portatili, come il ferro da stiro e le brocche elettriche, accumulano residui di calcare, soprattutto quando viene utilizzata l’acqua del rubinetto.
Per effettuare la decalcificazione si possono scegliere diverse metodologie, che includono le pastiglie anticalcare, i decalcificanti e soluzioni fai da te, come ad esempio l’utilizzo dell’acido citrico.
Perché effettuare la decalcificazione
Ci sono diversi vantaggi nel decalcificare regolarmente la macchina del caffè, ma il più importante è quello di garantire il corretto funzionamento dell’apparecchio, allungandole la longevità.
Altri aspetti positivi della decalcificazione:
- Massimo volume del caffè in tazza;
- Corretta temperatura del caffè;
- Riduzione del rumore della caffettiera in funzione;
- Niente spese di manutenzione dovute a problematiche legate all’accumulo di calcare;
- Caffè dal sapore perfetto.
La decalcificazione completa è un’operazione che andrebbe eseguita regolarmente, almeno una volta all’anno, mentre alcune aziende consigliano di effettuarla ogni 300 caffè preparati.
I “sintomi”
Quando lo strato di calcare raggiunge livelli critici, la caffettiera mostra alcuni sintomi che manifestano la necessità di effettuare la decalcificazione.
I più comuni comprendono la riduzione della schiuma che si trova sopra il caffè (in una macchina non decalcificata, la schiuma tenderà ad essere più sottile rispetto al normale), un aumento dei rumori durante il funzionamento, una riduzione di volume del caffè preparato, il surriscaldamento della macchina e problemi di intasamento (che limiteranno l’erogazione del caffè).
Nel caso in cui vengano riscontrati alcuni di questi segnali, bisognerà consultare il manuale della macchinetta e scoprire come procedere con la decalcificazione dell’apparecchio.
Il caffè è una bevanda gustosa e diffusissima a livello mondiale, consumata in tantissimi modi diversi e rappresenta la scusa perfetta per un appuntamento o una pausa dal lavoro.
Ma esiste un orario ideale per consumare una tazzina di caffè? In questo articolo cercheremo di trovare una risposta a questa domanda, osservando i momenti migliori per bere un buon caffè, e quando invece sarebbe preferibile evitarlo.
Appena alzati
Fare colazione con il caffè è un classico intramontabile, soprattutto in Italia: a casa o al bar, è spesso lui il protagonista, con quel profumo così buono e penetrante, in grado di risvegliare i sensi e donare sensazioni uniche, il modo perfetto per iniziare la giornata nel modo giusto, con ottimismo e vitalità.
Bisogna però ricordare che il caffè è un irritante per la mucosa dello stomaco, ed assumerlo appena alzati non è sempre consigliabile, in particolar modo se la colazione consiste soltanto nel caffè.
Per questo andrebbe inserito in una colazione più varia, che comprenda anche qualcosa da mangiare. Nel caso in cui non fosse possibile, bisognerebbe almeno bere un bicchiere d’acqua prima di bere del caffè appena alzati.
Un caffè serale
Le persone che lavorano fino a tardi, che sono impegnate in turni notturni, oppure gli studenti alle prese con un esame imminente, spesso bevono il caffè la sera, per rimanere più vigili ed attenti. Capita anche a chi viaggia di notte, ed intravede nel caffè un valido aiuto per rimanere sveglio durante la guida.
In realtà, nei casi osservati, l’effetto che si ottiene è contrario a quello preventivato, visto che il caffè andrebbe a stimolare un corpo stanco e provato, facendo insorgere stress, e ci si sentirà soltanto più stanchi e con più voglia di coricarsi.
Prima di dormire
Contrariamente all’immaginario collettivo, bere il caffè prima di dormire non è un’azione così sbagliata: infatti, la caffeina raggiungerà il suo picco massimo soltanto 5 ore dopo la sua assunzione.
In questo senso, assumere il caffè di sera, con l’obiettivo ad esempio di svegliarsi presto, potrebbe essere un’opzione percorribile, senza che si abbiano ripercussioni sul riposo notturno.
Quando evitare
Esistono anche momenti in cui bisognerebbe eludere i piaceri del caffè, in particola modo quando sono imminenti situazioni che possono indurre agitazione e nervosismo: un colloquio di lavoro, un esame universitario, un evento importante.
In questi casi il caffè non si rivela un buon alleato per affrontare certe “sfide”, perché andrebbe ad alterare negativamente lo stato emotivo, con il risultato di complicare le cose invece che facilitarle.
Il momento migliore secondo la scienza
Steven Miller, ricercatore dell’Università di Scienza della Salute del Maryland, negli Stati Uniti d’America, sostiene che il momento più indicato per prendere un buon caffè sia a metà mattinata, tra le ore 9:30 e le 11:30.
Secondo uno studio, sarebbe infatti in quell’intervallo di tempo che il cortisolo, ossia l’ormone che permette alle persone di restare sveglie (anche detto ormone dello stress) è più basso. Proprio per questo, l’orario preso in esame sarebbe il più indicato per assumere caffè.
Le macchine del caffè in capsule hanno bisogno di una pulizia costante, che possa in questo modo assicurare non solo un caffè sempre buono e gustoso, ma anche una longevità maggiore, preservandole da malfunzionamenti ed usura.
Con pochi accorgimenti sarà possibile ottenere una macchina sempre efficiente, in grado di produrre un caffè di qualità, ed in questo articolo osserveremo i passaggi fondamentali per pulire facilmente una macchina del caffè in capsule.
Pulizia e manutenzione della macchina del caffè
Sia la pulizia che la manutenzione delle macchine da caffè sono procedimenti semplici e comuni, che vanno bene per la maggior parte delle macchine presenti sul mercato.
Come primo passo, da svolgere quotidianamente, si consiglia di svuotare e pulire il contenitore per le capsule utilizzate ogni giorno, in modo tale da garantire ottime condizioni igieniche. Per qualsiasi operazione di pulizia, la macchina dovrà essere spenta e ben raffreddata, ed è quindi consigliabile pulirla prima di utilizzarla, non dopo.
In secondo luogo, si potrà procedere rimuovendo il filtro anticalcare ed il serbatoio che contiene l’acqua, lavando in questo modo le parti smontabili della macchina utilizzando l’acqua corrente, e per agevolare le operazioni si potranno usare spazzole con setole morbide, panni oppure lo scottex.
Per una pulizia perfetta, bisognerà eliminare ogni residuo di caffè, per poi asciugare tutte le componenti lavate in precedenza. Bisognerà inoltre evitare assolutamente spugne, creme o solventi aggressivi, utilizzando al massimo un po’ di sapone di Marsiglia sciolto nell’acqua.
Per concludere, si potrà passare alla superficie esterna della macchina da caffè, utilizzando un panno umido, per poi asciugare e rimontare i pezzi mancanti.
Decalcificazione della macchina del caffè
Un ulteriore procedimento imprescindibile, assolutamente fondamentale per mantenere la macchina del caffè in perfetta efficienza, è costituito dalla decalcificazione.
Infatti, le caffettiere che utilizzano le capsule accumulano nel tempo il calcare, che a lungo andare può compromettere la funzionalità della macchina.
La calcificazione avviene per la presenza di calcio e magnesio all’interno dell’acqua utilizzata per fare il caffè, e sopraggiunge dopo un certo periodo di utilizzo: l’acqua viene riscaldata e questi Sali minerali si degradano, dando origine al carbonato di calcio, che si deposita formando lo strato di calcare. Tale strato nel tempo tenderà a diventare sempre più compatto, danneggiando le parti interne che si trovano a contatto con l’acqua.
La decalcificazione è quindi molto importante, perché consentirà la rimozione dei residui di calcare, mantenendo la macchina in salute.
I metodi previsti per la decalcificazione comprendono pastiglie anticalcare, decalcificanti in polvere e metodi casalinghi, che prevedono ad esempio l’impiego dell’acido citrico.
Nel caso si vogliano utilizzare le pastiglie, il procedimento è il seguente: bisognerà sciogliere nel serbatoio una pastiglia in 500 ml d’acqua e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Bisognerà poi accendere la macchina per l’erogazione dell’acqua, facendo defluire una paio di tazze grandi: questa operazione andrà ripetuta ogni 10 minuti, fin quando il serbatoio avrà esaurito la soluzione.
Terminato questo primo passaggio, bisognerà estrarre il serbatoio e lavarlo accuratamente, per poi riempirlo d’acqua e riposizionarlo all’interno della macchina, avendo cura di effettuare diverse erogazioni ad intervalli di 2/3 minuti. Una volta che il serbatoio sarà completamente svuotato, il procedimento sarà terminato e la macchina risulterà perfettamente decalcificata.